sabato 27 dicembre 2008

inizia ad essere un problema quando ti chiedi dove sia casa...o meglio quando senti nostalgia di due posti contemporaneamente...la Casa so' dov' e'..mais putain, il problema e' ri-conoscere cio' che vi sta attorno...

profondo smarrimento.
sigh.

venerdì 26 dicembre 2008

umh...avrei voluto trovare altro a casa. In parte l'ho trovato...in parte no. Per fortuna c'e' sempre la famiglia. Meno male. Per fortuna c'e' affetto sincero di amici vicini. Tuttavia, mi rammarica trovare un distacco, una sorta di aridita' in altre persone che mi lascia sconcertato ogni volta che ritorno. Come mai? Perche'? Che sia stato sempre cosi e io mai me ne sia accorto? Perche mi mancano gli amici di Parigi pure? perche sono amici...perche' si condividono momenti ed emozioni assieme in maniera forse piu sincera e partecipata di quanto invece non accade qui. A voi tutti allora vi mando un abbraccio!

e qui, ci dedichiamo alle persone che hanno sempre un sorriso ogniqualvolta rientro. Un sorriso...a volte basta davvero poco per sentirsi a casa.

venerdì 19 dicembre 2008

Il pescatore

Fabrizio De André

All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di una avventura.

E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete ho fame.

E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro le spalle un pescatore.

Dietro le spalle un pescatore
e la memoria e' già dolore
e' già il rimpianto di un aprile
gioca con l'ombra di un cortile.

Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.

Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
mi sto perdendo qualcosa...ma no se cosa! ostia!
o lo soi...ma mira el dito no se puede...
osti.

mercoledì 10 dicembre 2008

sciare...

http://www.deezer.com/track/871498

sciare...8 anni fa! uao! se potessi tornerei indietro nel tempo anche io!
magari calcerei pure io un dodo!

martedì 9 dicembre 2008

lunedì 8 dicembre 2008

Well I just heard the news today
It seems my life is going to change
I closed my eyes, begin to pray
Then tears of joy stream down my face

With arms wide open
Under the sunlight
Welcome to this place
I'll show you everything
With arms wide open
With arms wide open

Well I don't know if I'm ready
To be the man I have to be
I'll take a breath, I'll take her by my side
We stand in awe, we've created life

With arms wide open
Under the sunlight
Welcome to this place
I'll show you everything
With arms wide open
Now everything has changed
I'll show you love
I'll show you everything
With arms wide open
With arms wide open
I'll show you everything ...oh yeah
With arms wide open..wide open

[Guitar Break]

If I had just one wish
Only one demand
I hope he's not like me
I hope he understands
That he can take this life
And hold it by the hand
And he can greet the world
With arms wide open...

With arms wide open
Under the sunlight
Welcome to this place
I'll show you everything
With arms wide open
Now everything has changed
I'll show you love
I'll show you everything
With arms wide open
With arms wide open
I'll show you everything..oh yeah
With arms wide open....wide open

lunedì 1 dicembre 2008

Agli amici che partono...per ritornare!

RUBY TUESDAY
(Jagger/Richards)

She would never say where she came from
Yesterday don't matter if it's gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No one knows
She comes and goes

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I'm gonna miss you...

Don't question why she needs to be so free
She'll tell you it's the only way to be
She just can't be chained
To a life where nothing's gained
And nothing's lost
At such a cost

There's no time to lose, I heard her say
Catch your dreams before they slip away
Dying all the time
Lose your dreams
And you will lose your mind.
Ain't life unkind?

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I'm gonna miss you...

sabato 29 novembre 2008

verso dicembre....

...si va verso dicembre.
si va verso un nuovo mese, si va verso un nuovo anno.
alcuni amici partono, non lontano ma partono. e forse altri ne arriveranno. chissa.
pero' trovare sempre persone in gamba con dl'osta an' e' menga facil..ziovigliacleder.
comunque, a n'al som menga adesa.vedram.
inzio anche io come altri un nuovo percorso. ce ne sono tanti da inziare. il problema, o diciamo, l' inghippo, e' per me, capire che cosa voglio e cosa sono.quali priorita' tengo. non svendere le mie idee. accidenti, spero di no. spero di no annaquarle come del vino sottile a star qui. ma cio che sento dentro e' cio che sono, cio che io sento di essere a volte ha poco a che vedere nel modo in cui gli altri mi percepiscono forse.pero estoi cosi! panta rei. tutto scorre. la guerra riunisce gli opposti. eraclito. spero solo che la strada che sto facendo sia buona. di non aver sbagliato. anche perche non ho ancora ben capito dove mi portera'...e questo non so se sia ancora un bene o possa al piu presto ritorcermisi contro. on verra'?

********************************

Mentre tornavo a casa, dopo aver aiutato wojtek a caricare il furgone, ho notato una cabina del telefono. Dentro, completamente circondato da cartoni protettivi, dormiva una persona, assieme a tutti i suoi effetti personali.
fuori faceva un freddo cane.

Quest' anno in tutta la Francia sono morte 250 persone senza casa. 12 sono nell' ultima settimana a parigi. Il Bois de Vincennes e' diventato nell' ultimo periodo un ricovero di fortuna per decine di sansabri. Persone che non chiedono molto..anzi forse niente, e che con io dico, una dignita' oltre ogni limite si pongono ai margini della societa', isolandosi dalla comunita' delle persone anche fisicamente.

..MA sono loro che vogliono questo? E' davvero solo la loro dignita che li spinge a tanto? Me lo chiedo sempre, quando vedo un senzatetto in metro (d'inverno con il freddo in metro tanti ovviamente) o lungo una rue a chiedere nel caso due spicci. Perche, e' la domanda che mi faccio, perche' loro devono essere costretti a vivere in questo modo misero e a volte umiliante e noi, gli altri, viviamo con ingordia ed egoismo anche le opportunita che ci sono offerte?

Eppure a volte si vedono esempi di socialita' solidale (la chiamo cosi), di umanita' tra sansabri ben piu grandi di quelle che noi "gente civile" manifesta magari con la colletta del banco alimentare sotto natale. E mi viene tenerezza, perche vedo che nonn siamo cosi diversi in fondo: che la nostra natura di animali sociali ci porta sempre in fondo a cercarci e trovarci. E queste persone davvero forti nella loro condizione di disagio economico, sanitario, a volte anche mentale, sono l'emblema di una societa', quella che pretendiamo di governare e di costruire, che sta deviando dai valori di aiuto e di generosita collettivi. Manchiamo di senso civico e di apertura nei riguardi di chi non conosciamo; manchiamo a volte di saper ascolartare cosa gli altri vorrebbero comunicare tramite diverse forme di linguaggio non necessariamente scritto o verbale. Manchiamo di pazienza.
Forse dovrei mettermi anche io ad ascoltare di piu i messaggi semplici ma dannatamente importanti che mi raggiungono.

venerdì 28 novembre 2008

Tardi...

...e' molto moltissimo tardi stanotte...

e avevo da scrivere. frasi piene.frasi dense..maturate da solo al cesso, in bicicletta, in ascensore. ora dimenticate e appannate dal computer e forse...e dico forZe dalla velata patina di alcool che mi annebbia gli occhi; la mente persa da diverso tempo..ormai irraggiungibile.

Volevo scrivere frasi forti e potenti..ma sono pensieri che andrebbero urlati con quanta piu forza in corpo. sono pensieri che neanche io so da dove escano, che ti attanagliano lo stomaco finche' non dai loro attenzione. finche non escono.
non so se etudiar o trabacar. qualcuno puo' risolvere il problema ?????
eh pali?

giovedì 23 ottobre 2008

Tratto da discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Roma 11 febbraio 1950.

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"

(in Scuola Democratica, 20 marzo 1950.)

"Cari colleghi, noi siamo qui insegnanti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle università [...]. Siamo qui riuniti in questo convegno che si intitola alla Difesa della scuola. Perchè difendiamo la scuola? [...] Difendiamo la scuola democratica: la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perchè questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà [...]. La scuola, come la vedo io, è un organo "costituzionale". Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola "l'ordinamento dello Stato", sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la scuola, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l'organismo costituzionale e l'organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell'organismo umano hanno la funzione di creare il sangue.[...] A questo serve la democrazia, permette ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità (applausi). Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale. La scuola, che ha proprio questo carattere in alto senso politico, perchè solo essa può aiutare a scegliere, essa sola può aiutare a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali. [...]"

domenica 5 ottobre 2008

Per chi ci abita, per chi ha abitato, per chi ci viene in gita...

Sei di Modena se mangi il gnocco fritto nel caffè latte
Se vai a fare una vasca in Via Emilia sotto i portici di Sabato
Se dici va à cagher, té un ignurant, té un esen, tè un semo o zio canta... senza che
qualcuno se ne abbia a male
Se incontri per strada una Ferrari o una Maserati e non ti giri stupito a
guardarla
Se sei un canarino
Se esulti di gioia quando il Modena è in Serie A, in serie B o in serie C
Se il Lambrusco è per te il più buon vino che ci sia
Se tutte le domeniche mangi i tortellini con il brodo di cappone
Sei di Modena se dici "Dio Bo" in quasi ogni frase
se il sabato sera vai a mangiare gnocco e tigelle con gli amici
se vai a sciare al Cimoncino
Sei di Modena se il 31 gennaio vai alla "Fera ed Sanzeminian"
se almeno una volta sei salito sulla Ghirlandina
Sei di Modena se i reggiani sono delle "teste quadre"
se il derby con il Bologna è la partita più importante dell´anno
Sei di Modena se sai giocare a pallavolo
se dici ad una bella ragazza "sei una bonazza"
se vai al mare nella Riviera Romagnola
Sei di Modena se mangi ragù quasi tutti i giorni
Sei di Modena se il maiale è un´animale domestico
se vai al festival dell´Unità anche se non sei comunista
Sei di Modena se sorridi sempre a tutti
Sei di Modena se la "zeta" o la "esse" sono per te la stessa cosa
Se durante l´estate vai a mangiare il gelato alle baracchine del parco
Se il tuo mezzo di trasporto principale è la bicicletta
Se la nebbia non è poi così pericolosa...
Sei di Modena se canti "Abito fuori Modena, Modena park! Ti porterei anche in
America Ho comperato la machina apposta!"

Sei di Modena perché tè un brev ragas!!!!

COMUNICATO A.N.P.I. NAZIONALE

COMUNICATO A.N.P.I. NAZIONALE

In questi giorni sta uscendo nelle sale cinematografiche il film “Miracolo a Sant’Anna” del regista Spike Lee.

La storia è tratta da un libro di James McBride e racconta di alcuni soldati neri della divisione Buffalo che nell’estate del 1944 hanno combattuto contro i tedeschi sulla linea gotica.

Il film parla anche della resistenza partigiana e narra del tragico eccidio che militari tedeschi hanno compiuto nel comune di Sant’Anna di Stazzema, massacrandro 560 civili, in prevalenza vecchi, donne e bambini.

Questa vicenda si inserisce a grandi lettere nella storia della occupazione nazista dell’Italia centro nord e fa parte del tributo di sangue che la popolazione civile e i partigiani hanno conferito alla liberazione d’Italia.

Il giorno 28 febbraio 1970 al Comune di Stazzema è stata attribuita la medaglia d’oro al valor militare.

Non è compito dell’ANPI formulare giudizi sul film, sul suo valore storico e cinematografico: la storia è liberamente tratta da un libro che somma dati storici all’opera della fantasia dell’autore.

In questo particolare momento politico, l’ANPI Nazionale rileva tuttavia l’importanza della ricostruzione di un periodo così drammatico della storia d’Italia a cui viene dato rilievo e conoscenza nazionale e internazionale.

Il dato storico accertato, anche da sentenze del Tribunale Militare, è che il massacro di Sant’Anna di Stazzema fu esclusivamente dovuto a precise condotte e responsabilità dell’occupante nazista e di ciò ne viene dato atto nei titoli del film.

La memoria delle persone e degli eventi che hanno consentito all’Italia di divenire un paese democratico è patrimonio di tutti gli italiani: ogni contributo al perpetuarsi del ricordo è utile e necessario.

Presidente Nazionale
Tino Casali

Vice Presidente Nazionale Vicario
Raimondo Ricci

Roma, 01 ottobre 2008

(fonte: www.anpi.it)

domenica 21 settembre 2008

A Germano Nicolini, "comandante Diavolo"

In dla basa svein a Curès
andom a pianter di èlber
dop quarant'an e des ed galera
un om l'è ste tolt dal fang
e tòti cal pianti ch'i posen servir
a der a c'l om là al respir
c'al posa campèr duseint an incàra
'na volta lèber dal suspet
C'al veint e i usèe i posen purter
luntan al paroli ed la veritèe
c'as sapia in gir che c'l om là l'è ste
un dievel sol p'r i tedasc
E se po' un quelchidun dap al dumèla
l'andrà incàra a tac a sta storia
cuntela bein ai vostri anvòo
la vicenda del comandante diavolo
un om c'l'a ciapè al colpi d'un eter
perché a'n vliva mia fer la spia
a gh'è ches cl'ava pèrs quel in dal cor
ma mai dal partigian al curag
C'al veint e i usèe i posen purter
luntan al paroli ed la veritèe
c'as sapia in gir che c'l om là l'è ste
un dievel sol p'r i tedasc

La pinaura dei 7 fratelli

E terra, e acqua, e vento
Non c'era tempo per la paura,
Nati sotto la stella,
Quella più bella della pianura.
Avevano una falce
E mani grandi da contadini,
E prima di dormire
Un padrenostro, come da bambini.

Sette figlioli, sette,
di pane e miele, a chi li do?
Sette come le note,
Una canzone gli canterò.

E pioggia, e neve e gelo
e vola il fuoco insieme al vino,
e vanno via i pensieri
insieme al fumo su per il camino.
Avevano un granaio
e il passo a tempo di chi sa ballare,
di chi per la vita
prende il suo amore, e lo sa portare.

Sette fratelli, sette,
di pane e miele, a chi li do?
Non li darò alla guerra,
all'uomo nero non li darò.

Nuvola, lampo e tuono,
non c'e perdono per quella notte
che gli squadristi vennero
e via li portarono coi calci e le botte.
Avevano un saluto
e, degli abbracci, quello più forte,
avevano lo sguardo,
quello di chi va incontro alla sorte.

Sette figlioli, sette,
sette fratelli, a chi li do?
Ci disse la pianura:
Questi miei figli mai li scorderò.

Sette uomini, sette,
sette ferite e sette solchi.
Ci disse la pianura:
I figli di Alcide non sono mai morti.

E in quella pianura
Da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno
e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi.

sabato 2 agosto 2008

il 2 agosto 1980...

una bomba esplose alla stazione di bologna.
alle 10.25 di mattina, quando decine di persone si trovavano li. molte di loro erano famiglie pronte per le vacanze, aspettavano semplicemente il treno.

L'orologio della stazione e' ancora fermo alle 10.25, una lapide ricorda nell' ala ovest della stazione nel punto in cui fu posizionata la bomba gli 85 morti e i feriti.

una ferita, come lo squarcio nel muro adiacente, che rimane ancora aperta. Nessun e' stato punito. I presunti attentatori di matrice neo-fascista sono liberi di circolare. Chi in italia chi in giappone.

io non voglio dimenticare. lo faccio per me ma anche per chi mi sta accanto. e per chi verra.

alcuni video presi in tempo reale da due cameramen, e divenuti di libero accesso solo da un paio d'anni. vi e' tutto l'orrore.



martedì 29 luglio 2008

io non capisco...

..la gente che non ci piacciono i fichi..!

e tuttavia, mi chiedo tuttora cosa lascio e cosa perdo nell' essermene andato via. Saro' duro come una zucca, ma ziobono, me an' al capes menga!
Ho lasciato tante cose che mi mancano e che difficilmente trovo qui dove sono. Parlo di amici si, ma anche di manifestazioni, di avvenimenti. Di momenti cari che sono e saranno parte della mia pancia, del mio sentire. Ma chissenefrega se sono a Parigi!! La gente che continua a ripetermi da piu parti: "ma sei a Parigi!" "Parigi e' bella!" massi massi...vero verissimo unsacco di cose da fare...ma qui ce le hanno le sagre dove dove incontri gli amici in coda per prendere gnoc' fret e lambrosc?? qui ce' la festa dell' Unita, dove incontri tutti ma proprio tutti a settembre?
a me chi mi rida le serate passate a servire ai tavoli? non lo so non lo so. a me mancano tutte ste cose semplici se vogliamo, ma forse anche le piu genuine. ormai fanno parte di me!

mi chiedo: ne vale la pena? siamo sempre pompati al massimo, per fare, per dire, per ottnere risultati...ma io mi chiedo...chi lha detto che debba essere la soluzione migliore in tutti i casi? non sempre chi va via e' soddisfatto...non sempre uno che va via per forza deve essere quello fortunato o da invidiare. a me dispiace molto perdermi i miei appuntamenti canonici, avere stroncato la mia routine...perche in fondo dove stavo, ci stavo bene. ora mi rimangono ricordi...musiche...e tutta la mia voglia di tornare e di non perdere cio che ho lasciato. non ho rimpianti. ne per essere partito ne per essere qui: forse se tornassi indietro lo rifarei, una esperienza che persino i miei nonni hanno fatto. quella di io dico emigrare...diciamo nel mio caso di "andare in prestito in un altro paese"...un' esperienza che merita di essere fatta. assolutamente. ma concedetemi la nostalgia, concedetemi di commuovermi e di voler tornare. di far conoscere la mia terra e le persone che vi abitano. concedetemi di tornare, dove sono nato e cresciuto. io i miei nonni, i miei genitori. dove vorrei costruire.
speriamo di tornare. io appartengo alla mia Modena.

domenica 6 luglio 2008

dal blog di elena canovi...

leggendo si capisce, non ce' bisogno di commento alcuno...

[..]C'è bisogno di coraggio, anche di un po' di testardaggine per non cedere alla
tentazione di guardare indietro, ma anche di clemenza verso se stessi, rispettare il proprio pianto e i
quotidiani dubbi laceranti. La distanza costringe inevitabilmente a ripensare a ogni persona che si
lascia lontano. Certi rapporti sopravvivono e crescono, altri si indeboliscono. Ma la cosa più
difficile per me è riconsiderare me stessa, misurarmi con le mie debolezze e fare l'appello delle mie
forze. In questo processo di analisi interiore, la distanza è un giudice implacabile.
Mi piace pensare che stando lontani da casa a lungo, senza neanche rendersene conto,
impercettibilmente si passa dall'essere emigranti all'avere due case e due famiglie.

venerdì 4 luglio 2008

C'est ton destin!!



Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseAlors prends-toi en mainC'est ton destin, c'est ton destinPrends, prends, prends-toi en main, c'est ton destinInstitution, immigrationMoi, je dis nonCe sont des mots que tu refuses en blocOh, ça c'est sûrOn ne se soumettra pas à ta vos loisOuais, t'as bien pris noteAlors prends-toi en mainC'est ton destin, C'est ton destinAlors prends-toi z'en mainC'est ton destinEcoute mon frèreTe laisse pas faireEcoute bien ce qu'il te ditOuais, c'est le monde à l'enversFaut pas qu'tu désespèresLa vie, c'est la jungleIl faut se battre pour y arriverTu peux le faire mon frèreAlors retiens bien ce qu'y te ditC'est pour ton bien, c'est ton destin, c'est ton destin !Hé Manu ! Tu descends ?Et pour quoi faire ?Bas, c'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,la banlieue c'est moroseAlors prends-toi en mainC'est ton destin ! C'est ton destin !Prends, prends, prends toi en mainEst-il utile de te redire le refrainOuais, C'est ton destin !Alors Prends, prends, prends toi en mainC'est ton destin !Moi, j'ai rien à te dire de plusQue te dire, que c'est ton destinT'as entendu, t'es sourd z'ou quoi ?Si tu as bien retiendu la leçon,C'est ton destinNew-York, Los Angeles, Boston ou SarcellesC'est le même destin !Aller mes frères et mes sœurs, tous ensemble !C'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseOn ne se soumettra pas à ta vos loisOuais, C'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseAlors Prends, prends, prends toi z'en mainC'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseAlors retiens bien ce qu'y te ditC'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseEst-il utile de te redire le refrainC'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseT'as entendu, t'es sourd z'ou quoi?C'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est moroseSi tu as bien retiendu la leçonC'est ton destin !Eh les keufs eh les meufs dans le RERLa banlieue c'est pas rose,La banlieue c'est morose

martedì 24 giugno 2008

VERGOGNAAAAAAAAAAA

Sospensione dei processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002

L'emendamento salvapremier approvato

(Ddl Senato 692 Emendamento 2.0.800
Sospensione dei processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002. E' quanto prevede l'emendamento al decreto in materia di sicurezza, approvato dalla maggioranza in Senato, il 18 giugno. Pd e Idv hanno lasciato l'Aula al momento del voto. La sospensione riguarda processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell'udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado, sono immediatamente sospesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto per la durata di un anno. (18 giugno 2008)

lunedì 23 giugno 2008

I tigli...

..anche a Parigi ci sono io tigli..e il loro profumo in questo periodo si spande dovunque! Bassin del Canale San Martin a Bastille! delizioso!

Anime in Plexiglass

Prende quota il ritmo della notte
fra tamburi e canti di guru
e sotto, sotto, sotto, sotto, sotto, sotto
c'è quel movimento clandestino
di cantine blues.
Una volta, qui c'era il Bar Mario:
l'han tirato giu' tanti anni fa
e i vecchi, i vecchi, i vecchi,
i vecchi, i vecchi, i vecchi,
sono ancora lì che dicono
che senza non si fa oooh.
E, su, il controllo sembra un tempio ooh,
non sanno che siamo quaggiu' oooh.
Il plexiglas sarà l'esempio e noi rischiamo
molto, ma, qua proprio non se ne può piu'.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può, sgarrare non si può,
sgarrare non si può.
Camminando nel condotto sette
si arriva nella New Carboneria:
è qua, è qua, è qua, è qua, è qua, è qua
che si può far l'amore
certi che la ronda non ci sia.
E poi c'è il capo che ci riempie l'aria
con la Gibson che ha rubato lui
e sopra, sopra, sopra,
sopra, sopra, sopra
vanno avanti con lo show
che è destinato pure a noi ooh.
E su, il controllo, sono tranquilli ooh,
che replicanti non ce n'è ooh.
I vigilantes sono svegli:
è dura stare al mondo nel 2123.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può, sgarrare non si può,
sgarrare non si può.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può

martedì 17 giugno 2008

piccola..

..parigi e' piccola. dannatamente piccola.
non sembra ma alla fine ci si conosce tutti..e si finisce per ritrovarsi come il sabato o la domenica sera allo Juta per l' aperitivo.
e Modena ritorna.

Penso ai miei amici la'..a cando ed elena in decisione, a dadde ed eli immersi in una nuova avventura insieme. bacco e mecci? ed abramo che faranno? sempre in giro?
a lollo che si sta agitando per la tesi di giulia e per il suo dottorato. a giulio che non mi smette mai di guardarsi intorno, sempre attivo. e la vale con lui! a michele con la sua semplicita e naturalezza accattivanti da matti. a buddy...in spagna? almeno li fa caldo? e te simo come va? da quanto non ci sentiamo. pure titti..ma almeno fede l'ho rivisto! e pure gli apapaia, luca e rikka...riusciro' a venire al toto per vedervi? (ti ho uccisa! solo per stare con te!)...
alle grigliate, ai ritiri in montagna con "la squadra"...
aile serate spese con tremendo piacere a suonare...a provare con i ragazzi del gruppo:con Buddy, Emi, Diego, Dadde...con Checco e Mattia prima. e il nuoto? come si fa a dimenticarsene! dannati procioni della ciddierre!!
quante esperienze. quante persone conosciute che mi sono nelcuore. se non ci fosse giorno che non pensassi a tutti voi....ilcalendario non mi basta.
portamene uno fra...portamene uno. portami il profumo di casa, portami i miei ricordi.portami la mia infanzia e la mia giovinezza. portami cio che sono e cio' che sono stato. ti aspetto. ora. non qui.

domenica 15 giugno 2008

.....

Sono un Guccini che balla al Florida, sono un Vito che racconta della sua gioventu a San Giovanni in Persiceto o che recita Zavattini al Poesia Festival delle Terre di Castelli.
Sono Ivano Marescotti che declama Dante dalla Garisenda a Bologna per il 2 agosto.
Sono Gino Cervi nella Casa del Popolo, sono Armando che combatte i tedeschi, il prete operaio che scrive di Modena e del Villaggio Artigiano. Sono mio nonno, che finito il turno di sera alla Fiat-Trattori, si chiudeva nella sua officina a riparare le motociclette o andava "a meder" tutta la notte in estate per mantenere la famiglia; sono mio nonno che mi costruiva i giocattoli, la macchina a pedali. E sono mia nonna, che ha costruito da sola la nostra casa, sostituendo i muratori! Sono i miei genitori, mia madre e mio padre che mi hanno dato la curiosita e la memoria. E sono una staffetta partigiana che dalla pianura porta gli ordini in montagna, alla Repubblica di Montefiorino. Sono uno dei tanti ragazzi che si ritrova "a far le vasche" in via Emilia il sabato pomeriggio, al caffe dell' orologio e si da appuntamento sotto la Bonissima. Sono "Ufo" e sono il "Ragionier Cavazzuti" di ritorno dalla banca. Sono mille persone, mille fatti. Mille storie. Che rimangono in me, si agitano in me. Mi danno i colori e le sfumature per vedere la vita.
E sono un campo di frumento dorato dal sole, che si piega nel vento di giugno, al tepore del tramonto, rosso infuocato..il trenino sullo sfondo che va da modena verso sassuolo, e tutt'intorno il profumo dei tigli.

" Piccola Citta Bastardo posto...

appena nato ti compresi, o fu il fato che in tre mesi mi spinse via..."

Mi manca la mia "piccola citta bastardo posto", mi manca notevolemente. Piu' sono lontano e piu' mi manca la mia Terra, le mie origini...cio' che e' stato e, lo sento, cio' che sara'. Non me lo spiego, non sento neanche l' esigenza di capire fino in fondo perche' il mio legame con la mia casa, le mie radici, i miei luoghi sia divenuto cosi forte, quasi fisico, nel giro di pochi anni; e non voglio capire, mi basta "sentire" per capire di avere ancora qualcosa dentro, di non essermi spersonalizzato. Mi basta sfogliare una rivista della associazione emiliano-romagnoli nel mondo presa ieri alla Settimana Italiana, per commuovermi nel rivedere immagini dei luoghi da me conosciuti della mia citta' o della regione. Un attimo fugace, e nel leggere un servizio su Guccini, tac! tutte le canzoni legate ai momenti piu forti trascorsi a Modena rieccheggiano con impeto nella testa. Una foto di Fossoli, il campo di concentramento vicino a Carpi, e altre immagini si affollano davanti agli occhi. Non ho che l'imbarazzo della scelta...ogni minimo dettaglio che osservo, un nome, una fotografia, ecco...Modena, e l' Emilia Romagna, sono li.
E onestamente mi commuovo. Mi nasce una orrrrenda malinconia, una dannata nostalgia. Onestamente mi vengono in mente i miei nonni, la nostalgia per un passato che non tornera': e questo commuovermi, questo sentirmi cosi attaccato, al limite della gelosia, per le tradizioni di casa, per le persone che "fanno" la mia terra, lo sento come un omaggio nei confronti dei miei nonni, per ringraziarli di avermi fatto conoscere la realta della mia terra, come il dialetto, le tradizioni piu particolari e tuttora le piu care, o come la semplice cordialita da usare con le persone.
Mi manca cio' che considero la mia casa, il posto in cui voglio tornare. E non me ne vergogno di dirlo e di ammetterlo. Non penso che conti quanto la citta sia grande o quanti musei abbia o quanti pub tiene, conta quanto la senti tua...e io di modena ne sono dannatamente geloso. Sono legato alle persone che mi hanno cresciuto, la mia famiglia, e sento veramente un forte richiamo verso la realta che mi ha visto nascere e crescere.

Accettatelo cosi come e' questo mio sentimento, senza di questo non sarei io. Non sarei me stesso. Sono cosi anche grazie alla mia Modena. A presto.

giovedì 8 maggio 2008

Chez le Zozz!

Bon bah! ecute et voila, qua!
siamo a parigi ora. dopo 6 mesi quasi dall' ultimo post. siamo a Paris. e per parigi intendo non in vacanza, ma per due anni! e dopo una serata a casa di una amica mi viene da chiedermi cosa rimarrà di noi qui a parigi fra qualche tempo. nel senso che il mio gruppo di amici qui è tutto orrendamente precario, dannatamente precario...conosci persone, ti ci affezioni e poi..chi parte chi resta. amicizie e affetti sinceri che non sai per quali porti si metteranno in viaggio. Conosci tante persone, ma alla fine potremmo dire che non conosci nessuno. Ma sopra tutto, il fatto che davvero, si tende a rimanere soli, a vedersi scorrere davanti le persone e gli amici come quando guardi sulla pensilina l' RER che passa diretto chissà dove in banlieue. E un po questo fatto effettivamente mi rattrista: non tanto per vedere scorrere la città ma piuttosto per gli amici con cui questa città lho vista scorrere.
Questo per dire, dopo svariegati giri di parole, che siamo precari: nel lavoro si daccordo!, ma pure negli affetti????

mercoledì 7 maggio 2008

Ah ZOZZ!

come state luridi marrani???

avete visto che splendore di giornate???
ziobono!! si sente e SI VEDE (anche matteo dice che SI VEDE!!) che la primavera incombe!! what a show! (che spetacolo!)

ziobono...non i tengo mica con ste giornate!
splendide.....ormai sono impazzito come tutti i parigini...sigh...in italia non sarebbe cosi!

bon bah...ecoute! stasera sono andato a nuotare alla piscine del polytechnique..molto fico!
nessuno e molto pulita. per standard francesi direi che siamo veramnte al grand hotel!!

vabbe...poi oggi abbiamo gioccato a pallone fuori dal labo per la merenda...e ci sono andati i palloni sul tetto del prefa'!! sgh!! colpa mia e di wojteck!!
ma poi il grande arjan ha provvaeduto e prima che chiamassimo i pompieri con una scala ci ha consentito di recupaerarei palloni!! grande arjan!!

okkey,..questo e' quello che ho fatto oggi!!
fico no??????

e adesso?! ci vorrebbe con ste giornata un aperitivo postlavoro---tiratardi....
lo famo?????

okkey..vado a magnare i pomodori se no matteo mi sgrida!!
ahhaah!!
ciau!!