domenica 15 giugno 2008

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Sono un Guccini che balla al Florida, sono un Vito che racconta della sua gioventu a San Giovanni in Persiceto o che recita Zavattini al Poesia Festival delle Terre di Castelli.
Sono Ivano Marescotti che declama Dante dalla Garisenda a Bologna per il 2 agosto.
Sono Gino Cervi nella Casa del Popolo, sono Armando che combatte i tedeschi, il prete operaio che scrive di Modena e del Villaggio Artigiano. Sono mio nonno, che finito il turno di sera alla Fiat-Trattori, si chiudeva nella sua officina a riparare le motociclette o andava "a meder" tutta la notte in estate per mantenere la famiglia; sono mio nonno che mi costruiva i giocattoli, la macchina a pedali. E sono mia nonna, che ha costruito da sola la nostra casa, sostituendo i muratori! Sono i miei genitori, mia madre e mio padre che mi hanno dato la curiosita e la memoria. E sono una staffetta partigiana che dalla pianura porta gli ordini in montagna, alla Repubblica di Montefiorino. Sono uno dei tanti ragazzi che si ritrova "a far le vasche" in via Emilia il sabato pomeriggio, al caffe dell' orologio e si da appuntamento sotto la Bonissima. Sono "Ufo" e sono il "Ragionier Cavazzuti" di ritorno dalla banca. Sono mille persone, mille fatti. Mille storie. Che rimangono in me, si agitano in me. Mi danno i colori e le sfumature per vedere la vita.
E sono un campo di frumento dorato dal sole, che si piega nel vento di giugno, al tepore del tramonto, rosso infuocato..il trenino sullo sfondo che va da modena verso sassuolo, e tutt'intorno il profumo dei tigli.

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