mercoledì 14 aprile 2010

SEGNALAZIONE: Incontro a Sassuolo

Si terrà domani sera, giovedì 15 aprile, a partire dalle ore 20,30 presso la
sala G.P. Biasin di via Rocca, la conferenza dal titolo *"La responsabilità
della scuola per la formazione intellettuale e sociale degli "ultimi". Il
significato dell'imperativo "I Care".*

Si tratta di una conferenza la cui relatrice sarà la professoressa Rita
Turrini, Direttrice del 3° Circolo Didattico di Sassuolo e che rientra nel
programma di un'iniziativa promossa proprio dal 3° circolo didattico in
collaborazione con la *Fondazione Don Lorenzo Milani di Firenze*.

*Sarà aperta e visitabile, infatti, fino al 17 aprile compreso presso le
Scuole Elementari S.Giovanni Bosco, in via Refice a Sassuolo, la mostra
documentale dedicata alla figura di Don Lorenzo Milani.*

La Fondazione di Firenze, infatti, ha realizzato una mostra fotografica
itinerante, composta da 27 pannelli di grandi dimensioni, su Don Lorenzo
Milani e la scuola di Barbiana, con foto dell'epoca completate da pensieri
estrapolati dagli scritti di don Milani; una mostra che da sabato scorso e
fino a sabato 17, negli orari di apertura della scuola (dalle ore 9 alle ore
16) sarà aperta e visitabile per tutti.

Don Lorenzo era uno di quegli uomini che, per le sue scelte nette e
coerenti, le sue rigide prese di posizione, il linguaggio tagliente e
preciso, la sua logica stringente di ragionare e argomentare, si tirava
facilmente addosso grandi consensi o grandi dissensi con schieramenti
preconcetti che hanno spesso offuscato la sua vera dimensione. Su di lui è
stato detto e scritto molto, sono state fatte opere teatrali e quattro
films, però resta ancora molto da scoprire sopratutto in quella dimensione
religiosa che è l'aspetto fondamentale di tutta la sua vita e delle sue
opere. Non è possibile capire appieno don Lorenzo e i motivi delle sue
scelte se, quando ci si avvicina a lui, non si tiene sempre presente che era
un prete e un prete che aveva deciso di servire Dio nel modo più completo,
dopo che da adulto si era convertito al cristianesimo. Tutto il suo operato
successivo va ricondotto a questa scelta.

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