lunedì 19 aprile 2010

un vulcano ci seppellira'....

...questo lo dicevano anche gli abitanti di pompei e di ercolano mi sa'...
comunque sia, under the island, middle of a mountain, there is big bad blowin' system...
Volcano! Il vulcano ci ha bloccati tutti! Tutti fermi, gioca lui. E lui non smette di giocare. Sicche' tutti quanti con il naso in su', scrutando il cielo alla ricerca della prova malefica di ceneri nell' aria a giustificare tangibilmente il blocco. Invece, non vediamo nulla..e come pagani infedeli surfiamo da un sito di informazioni all' altro, beviamo le parole dei tg, ci appelliamo al santo (bevitore!) delle compagnie aeree per avere un segno di ripresa della circolazione; uno spiraglio di movimento in tanta staticita'. Siamo come tornati indietro di 100 anni, o piu'. Bloccati, chi da una parte, chi da un'altra, abbiamo riscoperto il treno, la condivisione delle auto; chi ha scelto di fermarsi ad aspettare nel punto esatto in cui gli era stato impedito il viaggio, chi e' semplicemente tornato a casa, magari fischiettandosela e ridendosela sotto i baffi per l'imprevedibile caos scatenato da un vulcano in una sperduta isola pure fallita economicamente, conosciuta per i geyser e per le canzoni di Bjork. Eppure, non ci lamentiamo. Stiamo tutti qui ad aspettare curiosi di sapere cosa ci diranno gli oracoli del vulcano, aspettando un segno della misericordia di Efeso. Che stavolta si e' davvero ben incazzato. Pero', forse questa calma e quiete forzata, non sono cosi' drammatiche no? Voglio dire: i ritmi si sono spezzati, gli impegni sono saltati, no frenesia di viaggi multitappe correndo da un terminal all' altro, no coincidenze maledette, no angoscia di giustificare il non essere al lavoro. Tutti capiscono, tutti accettano o quasi. C'e' chi riesce ad essere in auto alle otto al lavoro, c'e' chi si adagia suo malgrado nelle hall degli aeroporti in attesa speranzosa, ma nessuno scalpita. Tutti a guardare. Ebbene mi dico, non e' un po' poetico questo? doveva arrivare il vulcano protagonista per rallentare il mondo? Fermare la nostra schizzofrenica voglia di muoverci? Potrebbe essere un' occasione, per chi puo' permetterselo, di riflettere a che livello di frenesia siamo riusciti ad arrivare con gli spostamenti ed i nostri impegni quotidiani. Godiamoci il riposo forzato. O almeno, comunque, potremmo fare una riflessione su quanto valga davvero la pena rimbalzare costantemente ai quattro angoli del mondo....tiriamo un bel sospiro. Sarebbe bello sapere che come noi anche le violenze e le ingiustizie sono stata bloccate dal vulcano. Me lo auguro di cuore.

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