mercoledì 7 luglio 2010

Assisto dall' inizio estate alla querelle di polemiche che si susseguono a Modena riguardo la realizzazione di diverse opere ed interventi pubblici. Ho anche preso parte indiretteramente coinvolto al dibattito, felice dell'insperata chance di potermi esprimere seppur via email. Leggo quotidianamente i pochi quotidiani accessibili online sulla cronaca locale per non rimanere a digiuno di notizie. Seguo con puerile partecipazione il dibattito tra i vari attori di primo piano coinvolti nella vera e propria battaglia politica interna al partito ed esterna con la cittadinanza critica. Mi accorgo con sgomento che non ho un punto di riferimento politico valido e serio. Ho le mie idee, questo si, nessuno me le togliera' mai; ho la mia testa e la mia voce per gridare...e ho tanta voglia di gridare. Tuttavia non ho un referente politico. Vedo diversi soggetti che esprimono di volta in volta posizioni concondordanti con le mie, altre volte no, ma non vi e' un soggetto politico, una persona di riferimento cui guardare. Persino il partito lo sento sempre piu sfilacciato. Persino il PD in cui ho creduto e onestamente credo ancora come progetto. Ma parliamo sempre di progetti qui, per decine di anni, e come da tradizione, il prodotto finito, quando lo vedremo?? vaccaduncane!
Dov'e' quel progetto di vita, quelle aspettative che l'alta politica del rinnovamento e del cambiamento dovrebbero instillarti dentro? dove il fervore del lotta, della conquista di un Nuovo Sol dell' Avvernir? dove la tensione, la trepidazione verso il cavalcare nuove sfide per dare nuove prospettive di vita migliori alle giovani generazioni? dove sono le parole concrete ferme e solide che mi aspettavo di sentire negli ultimi anni? dove?. Le parole ci sono, in realta', solo che sono gridate troppo flebilmente e da troppe voci. Sono tirate, spezzate ormai sfilacciate da piu parti. Non sono che l'ombra sbiadita di se stesse. Non sono deluso, non e' il termine che utilizzerei, ma come molti altri miei amici e coetanei, forse rassegnato. Rassegnato a non vedere una nuova societa' migliore piu equa piu sociale piu' moderna realizzarsi. Solo gli aspetti piu negativi e duri sembrano essere accentuati. Sono stanco di dover cercare in me motivazioni e giustificazioni per tracciare una X su un simbolo nella scheda elettorale. Sono stanco di vedere contraddizioni spacciate per virtu'. Sono stanco dei giochi politici. Sono stanco di sentirmi considerato dagli apparati statali, dalle compagnie di trasporti un emerito coglione, buono solo per acquistare prodotti di infima qualita'. Sono stanco di dover vedere persone arricchirsi quando io non so neanche se avro' un lavoro il prossimo anno. Sono stanco di non poter decidere dove vivere. Sono stanco di vedere lavoratori con 40 anni di contributi faticare per arrivare a fine mese con la pensione. Sono stanco di essere ormai consapevole che la mia generazione e' stata completamente fregata e dimenticata: 30 anni, come non averli, perche' non esistiamo. Sono stanco di accumulare rabbia. Sono stanco di sentirmi davvero inutile nel cambiare le cose. Se non riesci semplicemente a dialogare a livello di circoscrizione comunale, qualcuno mi deve spiegare come si pensa di poter cambiare marcia a livello nazionale o europeo, o mondiale. Sono stanco di leggere solo notizie di tragedie, arresti, morti, corruzione sui quotidiani. Le buone notizie, non possono essere solo legate a chi passa il turno dei mondiali. Sono stanco. Sono stanco ed dannatamente incazzato. O la mia generazione si da' una mossa, o forse lo e' gia', sara' completamente sommersa e noi con essa.
Spengo. Attendo la Rivoluzione.

1 commento:

Lety ha detto...

rimani arrabbiato, non ti stancare di essere arrabbiato.
è l'unico modo per farcela