mercoledì 31 ottobre 2007

Giallo.

Giallo. Giallino. Giallo. Tratti di rosso, sbuffi ostinati di verde.
Direi che i colori stanno cambiando attorno...i colori degli alberelli, eh!, i nostri mi sa che rimangono uguali.
Anzi denoto tra le gente attorno tonalita imperiture di nero e grigio e blu notte e nero davola e nero antracite. Acci quanti neri
che ci sono in giro...nessuno me lha mai imparato
Sapevatelo! (mi piace sta parola...ahha mi fa ridere come una
scolaretta...lho letta qui (elenbloglink), secondo me e' un modo di dire che si usa in rete in cui mi
aggiungi il suffisso -atelo al verbo in questione ). Comunque.
I colori delle piante cambiano, i nostri meno. Intendo i colori non dei vestiti (ma appunto, quelli circostanti rimangono sul nero ogni stagione uff!),
bensi' quelli dei sentimenti e delle emozioni che esterniamo.
Non so, mi appaiono sempre del medesimo colore, poca sostanza, forma costante, colore slavato, tonalita' scura.
Non so cosa voglio dire di preciso, ma che io sia preda di una crisi dei sentimenti? Riesco a produrre sentimenti forti per qualcuno?
Per qualcosa si...nel senso che mi emoziono di fronte a situazioni che entrano in forte risonanza con cio che fa parte del mio sentire, dei miei valori che con orgoglio e gelosia ho maturato dentro me. Ma mi chiedo se sono ancora capace di sentimenti o di emozioni forti e intensi verso le persone intorno.
A volte mi sembra di no, mi sembra quasi di essermi inaridito, di muovermi sulla difensiva senza ragione analizzando tutti i rapporti sociali con gli altri nel minimo dettaglio per tentare di capire (invano!- n.d.t) con chi mi sto realmente relazionando (cacofonia me genuit).
Eppure ho al tempo stesso la sensazione di un grido soffocato di dolore o di aiuto che si spegne dentro proprio quando dovrebbe invece uscirne.
Non so,...adesso verso mattina presto mi vengono sempre incubi, speriamo passino con la fine della thesis.
Il giallo continua ad accendersi con i raggi di sole davanti la mia finestra. Vorrei essere fuori a fare fotografie.
Devo lavorare. Vorrei, vorrei , vorrei ma non posso. Trovare una soluzione a questo piccolo disagio.
Ma tantè, siccome la felicita' non esiste, esistono solo sprazzi di sano torpore che aiutano a sopire per poco il dolore che ci attanaglia sempre.
Felicita' e' non sentirlo questo dolore, anche se questo equivale poi a offuscare la visione della realta...solo un dolore cosciente e accettato da' seppure con patimento quella lucidita' necessaria ad affrontare con piena presa di coscienza la realta circostante, la natura umana.
Non credo nelle "relazioni da aperitivo", credo al potere lenitivo della parola, al potere taumaturgico invece di una piccola semplice frase che metta al centro la persona e i colori che ne escono.

sabato 27 ottobre 2007

Apparecchiando la tevla

Ieri sera sono andato ad una festa di laurea. Niente di straordinario, dato che non si riesciva neanche a respirare
perche' le gente tra invitati ed imboscati superava di gran lunga le previsioni e ( per il fatto
che mi sono ritrovato trascinato all' esterno dal flusso di gente in movimento) posso anche arguire il numero
massimo di capienza consentita...insomma di stava come topi in una trappola per topi.
Ma quello che mi ha fatto piacere...oltre ovviamente al notevole livello di belle sgnacchere presenti e' stato
il fatto di vedere anche ragazzi stranieri, o meglio non solo ragazzi di origine italiana, ma provenienti anche
da altri paesi non europei o almeno non presunti tali.
Da mente sempplice quale sono mi viene da dire che pian piano anche Modena si sta forse "sprovincializzando"
che stiamo muovendo i primi timidi o i primi semplici ma convinti passi verso il multiculturalismo...
verso una societa' piu' "melange"...mi piacerebbe dire che ci stiamo "contaminando" anche se purtroppo
questa parola ha una connotazione negativa, ma in realta' e' questa la strada verso una societa multi-culturale e
multirazziale non solo ideale ma soprattutto a livello pratico. Dobbiamo "contaminarci", dobbiamo volerlo
noi di Modena,nati qui, cresciuti qui a pane e lambrosc, a persot, gnoc e tigeli', dobbiamo essere noi
a volerci sporcare letteralmente con altre culture, con le persone che sono portatrici non solo di una pelle
di colore diversa dalla nostra ma, e principalmente, di valori, culture, modi di vedere e interpretare la vita
diversi dai nostri. Ti devi "sporcare", come quando si giocava a pallone da cinni, (ma anche ora...)
che se non torni a casa disastrato con calzoncini rotti nelle ginocchia o sporchi di erba e fango, senti
di non avere dato di non esser stato coinvolto se non timidamente. Come a pallate di neve, o torni a casa
realmente spolto o anziche uscire guardi dalla finestra.
Dobbiamo essere noi i primi a lasciare a casa le riserve e buttarci a "fare a pallate" con le persone che
provengono oltre i confini patrii e aprirci al dialogo vedendo coetanei e non "stranieri".
Come succede all' Assemblea costituente del PD dove vi sono seppur pochi ma vi sono per la prima volta molti
immmigrati stranieri che ora italiani si sono messi in gioco e sono tra i componenti della costitutente.
Prima vera forma di esperienza politica multiculturale. Si parte cosi, con piccoli passi, piccole semplici cose
ma decise, concrete di buon senso, che magari ci aspetteremmo pure noi nella situazione inversa di emigranti
verso paesi stranieri.
Spero potremo crescere meglio in futuro anche grazie al contributo di queste persone, spero si possa
riscoprire la semplicità delle relazioni umane che superano conflitti religiosi o razziali...magari si riuscirà
pure a rinnovare la politica attraverso l' esperienza di persone che riflettono con schemi e categorie diverse
da quelli della societa' tradizionale italiana...chissà...dico che questo è affascinante e che sogno un giorno
di poter avere una famiglia modenese si!, ma che sappia integrare gnocco e tigelle a cus cus e pita, kebab allo
zampone, cibo tandori a tortellini in brodo. chissa, io incomincio ad apparecchiare la tavola..an' sa mai
sa vin qualchedon' a baver cum' stet e a magner cum' la va!

lunedì 22 ottobre 2007

webbe....

Bene, allora, mi sto scoprendo sempre di piu un voyeur dei blog personali della rete...
soprattutto mi sta apparendo davanti gli occhi la marea di blog di amici che si appartano nella rete scrivendo di
se e lasciando correre liberamente i ditini sui caratteri della tastiera... cavoli...
al sottoscritto piace scrivere, ma siccome e' orrendamente pigro per queste cose e
conscio che la sua accidia sarà punita con l'adeguata legge del contrappasso dantesco, (inspiro) pensa pensa
di scrivere e cosa sopratutto, ma alla fine non lo fa mai, o raramente.
ergo sfolgiando le ragnatele trae maggior piacere nel leggere quello che altri scrivono facendo rivivere le parole
degli amici nella sua testa, immedesimandosi nei racconti di vita altrui...tutto sommato non e' male, e
sinceramente meglio di qualsiasi puntata di porta a porta.
cmq, se si potesse beneficiare di una connessione internet a banda larga nella privata dimora il sottoscritto
potrebbe diventare un internauta come si deve, patteggiando l'anima per un blog sempre aggiornato.

cmq ritornando a me, sono sorpreso di quante persone si raccontino in rete, e lo trovo meraviglioso; leggo di
emozioni comuni descritte da persone lontane o di pensieri che finora non ho mai scorto in chi mi circonda.
Sto scoprendo la potenza dei network sociali e di tutte le opportunita che questi offrono. Devo ringraziare F.Ori
per questo, perche' tutto è partito da un suo invito su facebook...da li...apriti webbbeduepuntozero...(ah mo' no
...non son mica un pataccca io, che a'i ho bele capii sa vol' dir veb-due-punto-zsero.) piu o meno.

lunedì 15 ottobre 2007

La nuova Stagione!

Ecco! dopo una meravigliosa giornata,....ecco si apre una Nuova Stagione!
io sono entusiasta, ieri ero elettrico...ma che splendore...sono strabiliato e per una volta dopo il 14 ottobre di 2 anni fa veramente sorpreso e sbalordito dai cittadini...che chiedono una cosa sola...Cambiamento e Unita...(forse due...ma forse sono di piu!)
una legittimazione cosi larga e' un bel biglietto da visita per il PD...oggi da oggi si parte a lavorare...e anche io stavolta con piu presenza faro' la mia parte, ovunque mi trovi anche dall' estero. Chissa' quanti giovani hanno votato...spero un numero superiore...chissa spero ci sia modo di saperlo...e secondo me anche amici non di DS o DL sono andati a votare, questa e' una prova forte, e' la Rivoluzione d' Ottobre!
non si era mai vista una nascita cosi di un partito..anche perche l'apparato che vi sta dietro vanta storie forti. Sono contento che vi sia rimescolamento...se qualcuno come Asended avesse seguito i giovani candidati nei dibattiti o avesse visto come nuovi giovani si sono avvicinati con entusiasmo a questo progetto, capirebbe che si va ben oltre una semplice di comunista o democristiano...io tra l'altro sono cresciuto si in una famiglia comunista ma di fatto la mia coscienza si e' sviluppata dopo la bolognina nel '89!
cmq sono troppo contento!

venerdì 12 ottobre 2007

Cecco Angiolieri

Mi permetto di aggiungere una famosa poesia di Cecco Angiolieri...
e, mi ricordo, si, io mi ricordo che pure gli Ateche usarono tale poesia per scrivere una loro canzone...
memoria di un bel pomeriggio di un 25 aprile trascorso al parco ferrari ad ascolatarli con Cando..eravamo monelli assai!
quale anno? 1999..

ma si puo' cullarsi nei ricordi di un tempo che fu e nessuno mi ridarà mai? no non si può, ma è tanto libberadorio!

S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.

mercoledì 10 ottobre 2007

mail a matteo,un amico!, sul PD

no, anzi mi sto convincendo sempre piu che gli steccati tra persone che si definiscono di sinistra non possono piu essere rappresentati dai confini politici che arrivano dal secolo scorso.
senza rinnegare la storia e l' esperienza personale di ognuno, e soprattutto la storia politica di oguno (sia comunista,socialista o democristiano ma anche cristiano sociale) sia giusto unire tutte le sensibilita' che sentono e vivono la politica attraverso una visione condivisa entro uno stesso gruppo.
Sebben le differenze permangono, e' inevitabile, sono convinto che con questa piccola rivoluazione, perche di fatto lo e', possiamo dare piu' risposte di sinistra concrete che abbracciano davvero il sentire di piu persone adesso, che quando queste erano contrappposte o divise da steccati politici.

ieri sera sono stato ad assemblea con giovani candidati: erano 6, dai 19 ai 26 anni, il piu vecchio.
ebbene sono rimasto sbalordito, perche quello eche e' emerso e' un'esperienza plurale di ragazzi impegnati da sempre in politica,oppure dall' associazionismo o di chi si e' appena ora incuriosito dalla voglia di partecipare all dibattito politico. E ognuno riporta cio' che ha dentro alla luce della propria esperienza in maniera sincera, in modo spontaneo, chi con pacatezza chi con piu fervore, ma sempre con intenzione di costruire assieme. davvero e' stato bello.
platea soprattuto di 50enni am anche 30enni come me e politic locali(molti non candidati ad esemoio) che ascoltavano attentissimi...bella serata. stimolante.

per chiudere. esempio piu concreto di PD siamo io e la fra modestamente.
Io da famiglia comunista, lei da famiglia cattolica democristiana. Ebbene la sintesi la troviamo io e lei, eccome. Siamo piu vicini di quanto non sembri sulle questioni sociali e ambientali. Permangono diverse visioni su temi molto particolari come quelli etiici, ma sulle questioni che possiono riguardare i giovani della nostrea eta (lavoor, precariato, opportunita per i giovani lauraeti, coppie di fatto) siamo in sintonia. E il confronto e' spontaneo ma nell' ambito di un sentire comune, di sinistra, sia nel criticare la politica sia pero nel credere che tale critica non sia lo slogan del blogger grillante, ma quella di chi, semplice cittadino impegnato magari nel volontariato sociale o di partito, voglia far arrivare le proprie istanze, le proprie idee costruttive attraverso un rappresentanza di un partito nuovo e piu collegiale.

con tutte le critiche che si possono fare, con tutti i punti che si potevano o possono migliorare pero, sono assolutamente entusiasta del percorso che stiamo facendo., perche' ho visto con mano persone (giovani!) che prima non si interessavano, impegnarsi attivamente nella costruzione di un percorso comune che possa dare voce anche a loro.
penso che basti questo per sancire un mio definitivo SI a questo processo.
non ho rimpianti, gli slogan o i manifesti o le canzoni le ho con me, sempre, fan parte di me e la mia storia servira' ad arricchire le mie idee, la mia elaborazione del presente in una visione di sinistra.!

ciao! un secondo abbraccio!
(mi sto commuovendo!)

sabato 6 ottobre 2007

Perché mi devo sentire spesso, molte volte, bollato come un sciocco che non capisce?
Di cui ci si può pubblicamente burlare?
Chi intorno a me si comporta cosi non ha capito proprio nulla di quello che sono...a me da fastidio, darebbe fastidio a tutti...e allora che si vadano in culo...mi sono proprio rotto le scatole...non capisco...perche a volte mi devo sentire considerato come un deficiente...proprio dalle persone che in realtà dovrebbero essermi più vicine.
vi ci mando io a quel paese e senza scomodare quel mentecatto di altro blogger-con-lo-yacht che tanto vi piace.

Curre Curre Guaglio

Un giorno come tanti ma non certo per qualcuno
qualcuno che da giorni mesi anni sta lottando
contro chi di questo stato na gabbia sta facendo
reprimendo attento ascolta dico reprimendo
chi da solo denuncia e combatte sti fetiente
e sa bene che significa emarginazione
esattamente quanto costa amare un centro sociale
Officina 99
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò

Si può vivere una vita intera come sbirri di frontiera
in un paese neutrale, anni persi ad aspettare
qualcosa qualcuno la sorte o perché no la morte
ma la tranquillità tanta cura per trovarla
sì la stabilità un onesto stare a galla
è di una fragilità guagliò
è di una fragilità guagliò
forse un tossico che muore proprio sotto al tuo balcone
forse un inaspettato aumento d’ ’o pesone
forse nu licenziamento in tronco d’ ’o padrone
forse na risata ’nfaccia ’e nu carabiniere
non so bene non so dire dove nasca quel calore
ma so che brucia, arde e freme
e trasforma la tua vita no tu non lo puoi spiegare
una sorta di apparente illogicità
ti fa vivere una vita che per altri è assurdità
ma tu fai la cosa giusta te l’ha detto quel calore
ti brucia in petto è odio mosso da amore
da amore guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò

Tante mazzate pigliate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate ma tante mazzate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate ma tante mazzate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate ma tante mazzate
Ma tante mazzate pigliate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate pigliate
Tante mazzate ma tante mazzate
ma una bona l’ammo data
è nato è nato è nato
n’atu centro sociale occupato
n’atu centro sociale occupato
e mò c’ ’o cazzo ce cacciate
è nato è nato è nato
n’atu centro sociale occupato
n’atu centro sociale occupato
e mò c’ ’o cazzo ce cacciate
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò
Curre curre guagliò

Why, don’t know why feeling saw say
I don’t know why feeling saw say
Can you feel…
Get up stand up stand I feel you right
Get up stand up come the to fight

Pecché primma mettite ’e bombe e po’ ’o vulite a me
e me mettite ’e mane ’ncuollo si ve chied’ ’o pecché
mammà ’e guardie a casa s’avette ’a veré
e nu spazio popolare nun è buono pecché
pecché è controculturale o magari pecché
rompe ’o cazz’ a troppa gente si ma allora pecché
tu me può rompere ’o cazzo e no i’ pure a tte
me se ’ntosta ’a nervatura e ’o saccio buono pecché
pecché me so’ rutt’ ’o cazzo pure sulo ’e te veré
figurammece a sentì’ che tiene ’a ricere a me
strunzate ’e quarant’anne ’e potere pecché
pecché ’a gente tene famme e se fa strunzià’ ’a te
e tu me manne ’o celerino ca me sgombera a me
ma nun basta ’o manganiello mo’ t’ ’o dico oi né
pecché nun me faje cchiù male aggio ’mparato a caré’
Curre curre guagliò...

Rappresaglia

Un altro giudice è stato ammazzato
gli sciacalli sono là urlano sfida allo stato
quella indignazione fottuto disgusto
qualcosa di già visto è sangue di Cristo
questa nuova ipocrisia sulle spalle della gente
che lavora tutta la vita e dopo muore e non sa niente
mi rischiara la mente e sale prepotente
un odio dritto nel cuore gela il sangue nelle vene
e penso al 12 dicembre ’69
allo stato delle stragi allo stato delle trame
e non ridono più tutti quei morti ammazzati
dai proiettili vaganti o dagli sbirri infiltrati
e sono solo in una piazza circondato dalla gente
sento dentro di me cosa dev’essere il niente
e mi assale prepotente un’assordante rumore
sempre più distintamente sento battere un cuore
ma mi sfugge il suo corpo è sfocato il suo sorriso
Carlo è vivo nel mio cuore ma l’hanno ucciso
in quest’Italia bastarda di galera e fritti misti
dove sei uno di loro oppure non esisti, non esisti, guaglio’
Io odio
perché sfruttati si nasce magari ci si diventa
però non lo si inventa
io odio
è un fatto di appartenenza

Io odio
perché sfruttati si nasce magari ci si diventa
però non lo si inventa
io odio
è un fatto di appartenenza
Il sole splende forte a Piazza Plebiscito
mi sento rilassato il corteo è finito
Il sole splende forte a Piazza Plebiscito
le sirene il cellulare sono mezzo tramortito
a Roberta il mio pensiero non ti ho neanche salutato
schedato, picchiato, insultato, provocato
e intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
per me cala la notte sono stato arrestato
l’incredulità la rabbia scotennato
i miei capelli le mie cose retaggio del passato
retaggio del passato arriva l’avvocato
sarai presto liberato Visconti il magistrato
l’arresto è confermato
e intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
ed io rimango al buio scalpitando sbigottito
e ancora tante guardie, le chiavi i cancelli
e ritornano alla mente i momenti più belli
le lotte coi compagni con tutti i miei fratelli
ma chiudono i cancelli ma chiudono i cancelli ma chiudono i cancelli
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia

E mi appartengono i morti nelle stragi di stato
assassinati perché c'ho un passato non vengo dal nulla
oggi come ieri guerriglieri in sella
e bombe e galera e la storia è sempre quella
non è cambiato niente e mi appartiene la lotta della gente
contro quella mente che là spara apertamente
e poi mi ammazza vivo putrefatto e contento
e sono solo uno zero in un assegno circolare
per i miei padroni sono il prezzo da pagare
sono la garanzia che c’è la democrazia
ma vogliono che io stia nella mia bella corsia
che se si accende la spia arriva la polizia
e poi mi sparano a vista (vaffanculo!) sono un fottuto terrorista
e la mia vita vale meno di una busta vuota
trascinata dal vento in una strada desolata, guaglio’

Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia

Il calore della lotta in galera è arrivato
l’ho sentito, sì mi ha aiutato
si fotta il magistrato, si fotta la N.A.T.O.
si fotta il sistema che tutto ciò ha determinato
la vostra determinazione mi ha scarcerato
e adesso sono uscito dici è tutto finito
sono libero liberooo
io sono Libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
sono libero libero libero libero libero libero
libero libero libero
sono libero di essere processato
libero di essere ancora arrestato
libero di dormire agitato
pensando intensamente a ciò che non è stato
pestato da agenti che in un solo minuto
se avessi voluto avrei cancellato
quei fottuti sorrisi da quei volti di stato
e sono perseguitato smanio come un dannato
non riesco accettare di aver accettato
e pure so come niente sarebbe cambiato
so come tutto avrei peggiorato
cosciente sì di esser diventato
un fottuto numerino nelle mani dello stato
10 estrazioni chiamate elezioni
e non sei più nessuno un fottuto numerino
nelle mani di un padrino che organizza il tuo destino
morto, vivo, in galera o in stato di libertà
sono libero liberooo io sono libero
però m’ sent’ ’e schiattà
Libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
sono libero libero libero libero libero libero
libero libero libero
io sono li-be-ro

lunedì 1 ottobre 2007

Io non mi accontento....

Io non mi accontento di guardare la tivi.
Non mi accontento di ascoltare le voci che mi passano accanto.
Non mi accontento della solita routine quotidiana...
metro-boulot-dodo'
uff.
Avere 28 anni e ritenere tutto gia' predisposto, tutto pianificato, tutto acquietato.
Ritenere che non vi siano spazi da reclamare, che non vi siano possibilità di riscatto o di miglioramento.
Accettare il quotidiano si, okay, ma di poter pensare di non cambiarlo o di tentare almeno, no questo
non l'accetto. Al tempo stesso non accetto il rimbambimento collettivo, proposto da non si sa chi onestamente,
contestato dai più ma accettato e perpetrato
da molti con il solo scopo di ottenebrarsi la mente con ritrovi per aperitivi, feste, ritrovo per aperitivo, festa,
cena di qui e ritrovo di la' per la cena costi', ah forse forse ci puo' scappare un concerto di tanto in tanto,
ma non è garantito...sai di questi tempi...ooohh! ma dove stiamo??
Stiamo, ecco cosa, stiamo ho detto bene, stiamo e non siamo, ma neanche saremo, ma stiamo senza muoverci...
quindi fermi, non moto, ma stasi.
e se stai allora non puoi pensare di spaziare oltre i tasti della tastiera o del telecomando o del campanello
del citofono o del portable. Se stai e non vai, forse perdi qualcosa, anche se non lo puoi sapere non avendo avuto
magari un' occasione in precendenza. E la precedenza implica cedere il passo a qualcosa, ma qualcosa che si muove
e se non puoi cedere il passo o stai fermo tu o è il resto che non si muove intorno a te.
Allora da che parte ci troviamo?

Dovrei rompere meno le scatole...a me stesso e agli altri...sono uno che rompe a cui non va mai bene nulla...
E che vorrebbe muoversi, il corpo puo' anche stare, la mente i pensieri no, meglio muoverli.
E non voglio nemmeno scomodare eraclito.